Presso l’Auditorium di Palazzo del Governatore sono proseguite le iniziative della Giornata della Memoria 2018 con un appuntamento entrato prepotentemente nella storia d’Italia. Le persecuzioni razziali, ma anche l’orgoglio sportivo del Dopoguerra, e il coraggio degli uomini che vissero quegli anni sono state ripercorse insieme alla vicenda umana di Gino Bartali.
Il nome del ciclista toscano non è scolpito solo nelle cronache dei Tour a due ruote, ma anche nel Giardino dei Giusti tra le Nazioni, nel marmo del Mausoleo della Memoria di Gerusalemme. “Abbiamo proposto un approfondimento sull’epopea coraggiosa del postino della Pace” ha detto Nicoletta Paci, assessora con deleghe alla Partecipazione e ai Diritti dei Cittadini del Comune di Parma “poiché è un esempio di difesa dei diritti, una voce che si è levata molto dopo la conclusione del conflitto, ma che riscoperta testimonia la virtù dell’uomo, che grazie alla sua popolarità ha difeso la vita di altri con generosità, coraggio e modestia”. Il ciclista toscano rischiò la vita per salvare quella di circa 800 ebrei perseguitati dai campi di concentramento, usando la sua bicicletta, il sellino, e i tubi del telaio per nascondere documenti falsi. Fece passare i tragitti verso la tipografia clandestina di Assisi come allenamenti e sfruttò la sua fama per passare senza perquisizioni ai posti di blocco.
Insieme a ‘Ginettaccio’ ci sono i nomi di oltre 500 italiani tra i Giusti. Uomini e donne che riscattarono l’onore della nazione soccorrendo i loro concittadini ebrei. A riannodare i fili di una storia che appartiene a tutto il Paese è stata la nipote Gioia Bartali, il nostro campione mondiale a due ruote Vittorio Adorni e Ulianova Radice fondatrice Gariwo, la foresta dei Giusti (Gardens of the Righteous Worldwide). L’incontro è stato condotto dal giornalista Gabriele Balestrazzi e introdotto dall’assessora ai diritti dei cittadini Nicoletta Paci.
Una storia quella del Giusto Bartali sconosciuta per tanto tempo. Il campione spesso infatti diceva “Il bene si fa ma non si dice”. Il Comune di Parma, assessorato alla Partecipazione e diritti dei Cittadini, in collaborazione all’Istituto Giordani ha offerto un’iniziativa per portare alla luce una pagina della nostra storia che è dovere di tutti ricordare.