Ha aperto i battenti la mostra didattica -rivolta anzitutto alle scuole di diverso ordine e grado- dal titolo: “ti racconto una storia – c’era un volto”, curata dal Centro educazione alla mondialità e dai Saveriani e Laici di Salerno.
Dopo la precedente esperienza dello scorso anno (svoltasi presso la parrocchia del Corpus Domini), già positiva ed apprezzata, questa nuova iniziativa si predispone ad accogliere un più ampio numero di classi, considerato l’arco della sua apertura: da Lunedì 15 a Sabato 27 ottobre. Si tratta di un itinerario, distinto in quattro sezioni (così concepite anche per le differenti fasce di età), che affronta le tematiche relative alle migrazioni, alle culture e ai popoli.
In occasione della presentazione il Superiore regionale dei Missionari saveriani, Padre Giannattasio, ha sottolineato la genesi di questa elaborazione a Salerno e che motiva poi la produzione di numerose esposizioni, nel corso dei decenni. Da parte sua il Rettore della Casa madre padre Cimarelli ha motivato con quanta solerzia si intenda ospitare la mostra e favorirne l’accesso alle scolaresche. Per il Forum Interreligioso il coordinatore Mazzoni Benoni ha voluto metterne in risalto un aspetto, forse quello maggiormente attuale e cruciale oggi giorno: quello del volto; un tema che andrebbe affrontato in modo interdisciplinare, così da offrire ai più giovani una riflessione a tutto campo su questo versante -irrinunciabile e prezioso- dell’essere e dell’agire umano, base di ogni autentica relazione. Nel contesto odierno si rischiano processi di mutazione antropologica di vasta portata, poco percepiti nella loro gravità e con valenze psicologiche assai profonde: problemi quindi da considerare in ottica critica per non subire derive spersonalizzanti che impoveriscono il tessuto umano e sociale, rendendo i singoli soggetti isolati, più soli e più fragili: prede possibili di spinte identitarie spesso connesse a paure incontrollate e a messaggi discriminatori di ogni tipo.
Luciano Mazzoni Benoni
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