Inaugurato dal Sindaco e dall’Assessora Paci il Giardino dei Giusti di Parma presso l’Istituto Giordani.
L’istituzione del “Giardino dei Giusti” all’interno dell’area verde dell’Istituto ”P. Giordani” di Parma si inserisce nel più ampio contesto del progetto scolastico ”Liberi di ricordare”. Il progetto vuole favorire nei ragazzi un approccio attivo alla storia moderna ed un livello di crescita personale ed emotiva attraverso attività che sottolineino l’importanza di ricordare le vittime, i sopravvissuti, i liberatori ed i soccorritori relativi a tragici eventi storici occorsi durante il Ventesimo secolo. Un’iniziativa che l’Istituto Giordani ha proposto alle classi a partire dall’anno scolastico 2009/10 e che ha affrontato ed approfondito tematiche storiche quali Shoah, sterminio del popolo Rom, genocidio del popolo armeno, progetto Aktion, attraverso lezioni frontali, visione di film, viaggi della Memoria, incontri con relatori e, soprattutto, confronto con testimoni sopravvissuti al genocidio.
Il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, l’assessora ai Diritti dei Cittadini Nicoletta Paci, la dirigente scolastica Lucia Sartori, e le insegnanti Lucia Ghizzoni, Lidia Grandi e Francesca Superchi in mattinata hanno preso parte all’appuntamento finale previsto per celebrare la Giornata della Memoria 2018 iniziativa che ha, appunto, inaugurato questo luogo simbolico all’interno del complesso scolastico di Via Lazio.
“Liberi di ricordare” per il corrente anno scolastico, anche in considerazione del fatto che la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato in data 7/12/2017 la legge che istituisce il 6 Marzo ”GIORNATA DEI GIUSTI DELLE NAZIONI “, ha scelto di incentrare la riflessione sulla figura di tutti coloro i quali ”hanno scelto il bene” aiutando in modo disinteressato persone in difficoltà e contribuendo a salvare vite umane spesso a rischio della propria incolumità.
Così, dopo una precedente iniziativa dedicata alla figura del campione di ciclismo e Giusto Gino Bartali, oggi si è ricordata la crocerossina parmigiana Luisa Minardi durante l’inaugurazione, all’interno della scuola, di un piccolo ma significativo Giardino dei Giusti a memoria di tutti/e coloro che, pur nell’estrema difficoltá, si assunsero la responsabilità di scegliere il bene voltando le spalle all’indifferenza.
La Dirigente scolastica Sartori ha sottolineato come il progetto voglia fare emergere nei ragazzi il senso di uno “spirito critico da attuare di fronte alle situazioni. Prima di agire” ha detto la Dirigente Superchi “è sempre necessario chiedersi quale strada è giusto prendere, le persone sono persone quando riflettono su ciò che fanno, al contrario di un branco. La scuola sta lavorando con voi per farvi agire in questa ottica”.
Sul tema del branco si è incentrato anche l’intervento del Sindaco Pizzarotti. “Oggi come un tempo è difficile prendere decisioni scomode, andare in una direzione diversa da quella che prendono in tanti. Il giardino dei giusti non è un luogo in quanto tale, è un luogo in cui pensare in piccolo o in grande, affinché certe cose non si ripetano. Non girarsi dall’altra parte, in un periodo in cui si parla molto di quello che “non fanno” altri è un discorso abbastanza dirompente. Non perdete il coraggio di alzare la mano e di fare ogni giorno cio’ che siamo chiamati a fare” Ha detto il primo cittadino ai ragazzi riuniti nell’Auditorium del Giordani.
“E’ un posto dove pensare a persone che hanno fatto la cosa giusta” ha sottolineato l’assessora ai Diritti dei Cittadini Nicoletta Paci. “I Giusti hanno fatti azioni grandi, ma le azioni grandi sono replicabili anche nella vita di tutti i giorni, ad esempio quando si prendono le difese di un compagno che viene vessato. La memoria di grandi gesti è la strada che ci può guidare nella quotidianità”.
Ulianova Radice, direttrice di Gariwo-Comitato foresta dei Giusti, ha esortato i ragazzi ad “adottare un Giusto”. Le vicende dei Giusti sembrano una favola, e sono ancora più sorprendenti perché sono reali. Conoscere la storia di un Giusto “adottarlo” significa avere un riferimento nei momenti critici. Sapere chi e come è intervenuto per difendere altri uomini e donne significa conoscere una strada di responsabilità. L’assunzione di responsabilità verso gli altri ci garantisce di stare bene con noi stessi. Entrare nei panni dei Giusti ci fa capire che il bene è possibile”.
E alcuni studenti sono entrati proprio nei panni della vicenda della crocerossina parmigiana recitando alcuni brani delle sue memorie.