Ieri mattina presso il teatro Europa si è tenuto il convegno ‘E lo chiamano amore’ organizzato dal Comune di Parma, assessorato alle Pari Opportunità; Consiglio dei Cittadini Volontari del quartiere Lubiana (CCV) e Associazione ‘Oltre il Ponte. Il tema trattato è stato quello della violenza sulle donne (che negli ultimi mesi ha toccato profondamente il quartiere); un tema rilevante di cui il dovere civico-morale di ognuno è di
– diffondere l’informazione e sostenere le donne al fine di “gridare” la violenza vissuta e denunciare con coraggio e dignità. Il referente del CCV Lubiana Antonio Cozzi ha introdotto i lavori, sottolineando che i dati ufficiali rappresentano soltanto la punta dell’ icerberg del fenomeno mentre la stragrande maggioranza dei numeri restano oscuri e non dichiarati. Successivamente è seguito l’intervento della dott.ssa Ursula Zambelli, vicepresidente dell’associazione Oltre il Ponte, che ha evidenziato l’impegno associativo circa la necessità di fare informazione, diffusione e sensibilizzazione su temi difficili ma molto urgenti come la violenza di genere mettendo in risalto l’importanza di un approccio multidisciplinare e scientifico nel fare informazione. La dott.ssa Zambelli ha riflettuto sulla necessità di partire dal basso dando voce ai quartieri (CCV) per meglio comprendere le urgenze e necessità operativo/preventive presenti sul territorio. I lavori della mattina sono stati aperti dalla dott.ssa Elena Mosca, CCV Lubiana, che ha illustrato l’impegno del Comune di Parma e dei CCV circa il tema della violenza di genere, i numeri nazionali del fenomeno e il drammatico numero degli orfani speciali presenti in Italia (orfani di femminicidio con padre in carcere). E’ seguito il contributo da parte del Comandante Marcello Robustelli, dell’arma dei Carabinieri di Parma che ha mostrato i dati ufficiali del fenomeno (sia a livello locale che nazionale) rimarcando che la priorità fondamentale della donna deve essere la possibilità di denunciare: a questo proposito ha illustrato gli strumenti giuridici a sostegno delle donne vittime di violenza. La relazione centrale è stata quella della dott.ssa Ilaria De Amicis, psicoterapeuta e sessuologa, la quale ha ricostruito le matrici biologiche, ormonali, personologiche del comportamento aggressivo oltre ad esplicare le principali teorie psicologico/evolutive dello stesso. La sessuologa ha evidenziato come le condotte aggressive siano diverse a livello comportamentale tra uomini e donne in virtù di un diverso sviluppo emotivo. La dott.ssa De Amicis ha successivamente fornito utili indicazioni operative alle donne vittima di violenza maschile. La dott.ssa Nicoletta Paci, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Parma, oltre a chiudere i lavori, ha riportato il forte impegno da parte del comune in termini di prevenzione soprattutto sulle nuove generazioni. L’amministrazione comunale difatti, ormai da anni, sta effettuando un capillare lavoro nelle scuole attraverso una sensibilizzazione e formazione continua con insegnanti e studenti sull’ampio tema della violenza e disparità di genere. E’ seguito poi un vivace dibattito tra i relatori e il pubblico; la risposta e l’interesse dei cittadini del quartiere ha confermato sia la sensibilità della città sulla violenza alle donne e sia la consapevolezza che ‘Il fuoco sottrae la materia dell’esistenza, come la violenza fa con la vita’ (cfr. Renza De Alberti, Il fuoco della violenza).
Testo di Ursula Zambelli
Foto di Elena Mosca