L’ assessore al Welfare Laura Rossi, e Carlo Berdini, direttore Istituto Penitenziario di Parma, hanno firmato il Protocollo d’Intesa tra l’istituto Penitenziario di Parma e il Comune che delinea le azioni volte al miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti per il loro progressivo reinserimento sociale.
“Il Comune di Parma all’interno dell’Istituto Penitenziario ha un ruolo sia Istituzionale che svolge attraverso Servizi che mette a disposizione del detenuto quali lo Sportello informativo e di mediazione linguistico-culturale, il Garante dei diritti dei detenuti sia di rendere il periodo di detenzione costruttivo offrendo percorsi formativi e lavorativi e anche volti alla crescita culturale ad esempio attraverso progetti con le Biblioteche Comunali, con il Teatro Regio, con il cinema Edison e tanti altri. E’ grazie alla rete di collaborazioni con alcune Associazioni, con l’Ausl, Uepe che riusciamo a proporre progetti importanti volti a migliorare la qualità della vita”, ha introdotto l’assessore Laura Rossi.
“Questo protocollo formalizza e coordina le azioni che in questi anni abbiamo condiviso con il Comune di Parma, Ente che si è sempre reso disponibile ad ascoltare i detenuti e ha posto l’attenzione sul benessere della vita delle persone recluse costruendo insieme percorsi di riabilitazione sociale e professionale” ha commentato il Direttore Berdini.
Da diversi anni l’Assessorato al Welfare e la Direzione dell’istituto Penitenziario attraverso un costante e proficuo lavoro integrato e con il supporto dell’associazionismo e del volontariato, sostengono e realizzano progetti volti all’umanizzazione della realtà carceraria e alla costruzione di percorsi volti ad un reinserimento sociale delle persone detenute.
Il protocollo d’Intesa conferma e formalizza quindi, la volontà di proseguire nell’attuazione di azioni e di interventi migliorativi della qualità della vita carceraria anche attraverso la collaborazione con Enti e Associazioni del terzo Settore perseguendo l’obiettivo di favorire il reinserimento sociale. I progetti attivi e formalizzati nel protocollo prevedono l’attenta supervisione e valutazione da parte di un gruppo tecnico interistituzionale formato da referenti interni alla struttura ed esterni che mensilmente monitora, programma, organizza le attività.
Un importante supporto ai detenuti all’interno della casa circondariale è dato dallo Sportello informativo e di mediazione linguistico-culturale nato nel 2001 con lo scopo di supportare le attività d’informazione ed accoglienza alla popolazione detenuta, con particolare attenzione alla componenti straniere presenti, dei neoarrivati per prevenire il verificarsi di processi di istituzionalizzazione e sfiducia nelle istituzioni.
Questo sportello, insieme alle funzione di tutela proprie del Garante dei diritti dei detenuti, agisce principalmente su due differenti tipologie di richieste: sostenere e offrire supporto al processo di adattamento alla vita detentiva e favorire e facilitare le relazioni tra carcere e territorio al fine di costruire i presupposti per un reinserimento nella società.
Un valore importantissimo per il recupero delle persone detenute è conferito alla Formazione professionale e al lavoro. La crescita professionale attraverso una specifica formazione unita alla possibilità di sperimentarsi in mansioni lavorative, avviene attraverso l’attivazione di tirocini formativi che il Comune di Parma sostiene attraverso percorsi dedicati che vanno ad integrare gli interventi della Regione al fine di rispondere in maniera sempre più esaustiva a tale bisogno.
Nel Protocollo particolare rilevanza, per migliorare le condizioni di vita all’interno della struttura carceraria e costruire processi di reinserimento sociale, si attribuisce alla rete di supporto costituita dagli Enti Istituzionali ( Comune, Ausl, II.PP, Uepe, etc) e dalle realtà profit e no profit.
Con il presente Protocollo di intesa si valorizzano non solo le azioni e gli interventi del Settore Sociale, più precipuamente dedicato, ma anche le progettualità del Settore Cultura , dello Sport e del Teatro Regio.