Cento anni non possono passare invano; almeno alcune parole possono circolare per rendere viva la memoria di questo grande Uomo?
Il 18 luglio 2018 ricorre il centenario della nascita di Nelson Mandela (18 luglio 1918 – 5 dicembre 2013).
Dedicò l’intera sua vita alla lotta per la dignità di ogni essere umano, per la liberazione dell’umanità intera.
Il suo esempio di dedizione, coerenza, instancabile ricerca della verità, onestà e volontà di riconciliazione ne fanno una figura forse unica nel Novecento.
Ricordarlo significa rendergli omaggio ma comporta altresì seguirne le orme sulla via della non-violenza e della pace.
Nelson Mandela è stato uno dei più grandi eroi della lotta contro il razzismo, per la dignità di ogni essere umano. Nato il 18 luglio 1918, tra i leader principali dell’African National Congress, nel 1964 venne condannato all’ergastolo dal regime razzista sudafricano; nel corso dei decenni la sua figura diventò una leggenda e un punto di riferimento in tutto il mondo; fino alla sua uscita dal carcere l’11 febbraio 1990 come un eroe vittorioso, venne poi insignito del premio Nobel per la pace nel 1993, e fu primo presidente del Sudafrica finalmente democratico. A quel punto -grazie alla intensa e fraterna cooperazione col vescovo nero anglicano Desmond Tutu (anch’egli insignito del premio Nobel nel 1984)- compirà il miracolo della riconciliazione, non tramite una generica ed ambigua ‘amnistia’, bensì mediante un originale processo di giustizia-confessione-perdono che coinvolse carnefici e parenti delle vittime, bianchi e neri: consentendo una coinvivenza pacifica in quel martoriato paese, sconvolto da decenni di violenza.
Luciano Mazzoni Benoni