Ci poniamo l’interrogativo solo quanto succedono fatti clamorosi: dalla corruzione alle polemiche politiche, o quando si avvicinano nuove leggi ( basti pensare all’accesissima discussione attorno allo ‘jus soli’). E pensare che moltissimi cittadini (anzitutto nelle giovani generazioni) non riconoscono nemmeno il suo significato …
Non è quindi una domanda oziosa, né superflua: tanto meno oggigiorno!
Tanto più che, assai spesso, quando si evocano i temi etici in Italia subentrano subito e prepotentemente o i richiami religiosi o le nostalgie ideologiche: così che, ancora oggi, talune questioni vedono rinascere lo schema obsoleto di ‘laici e cattolici’ necessariamente e pregiudizialmente opposti.
A ben vedere, viceversa, nel nostro Paese è piuttosto debole lo spessore di una ‘etica civile’ condivisa, priva di ottiche precostituite e/o di assiomi indiscutibili.
Alcuni mesi or sono si svolse il II FORUM DELL’ETICA CIVILE, sul tema “Cittadinanza ed oltre” (Milano, 1-2 Aprile 2017 presso il Centro San Fedele), promosso da Fondazione Lanza, con Aggiornamenti Sociali, Il Regno, Incontri, Cercasi un Fine, Centro Arrupe, Centro Longo: con autorevoli contributi (tra i quali da menzionare quelli di P.Turkson, C.De La Cruz, G.Colombo, A.Autiero, L.Biagi, G.Costa). Si trattò di un evento nazionale, a seguito di un percorso partecipato, per ritessere insieme società civile. Evento ovviamente quasi totalmente ignorato dai media nazionali!. Occorre invece rimboccarsi le maniche e, almeno nella pausa dei mesi estivi, recuperare qualche riflessione lucida attorno al tema.
Tra gli obiettivi di OLTRE IL PONTE si trova anche quello di favorire la ricerca di un consenso etico minimo tra culture e tra visioni differenti, secondo il paradigma delle società post-secolari (un carattere che va oltre quello della presenza multiculturale e del pluralismo religioso): appunto superando la soglia delle rispettive pretese identitarie, andando ‘oltre’ le certezze e le posizioni acquisite.