Oltre i 40 anni della Legge Basaglia: “Progetto 40+1”
Dal 10 febbraio un ciclo di incontri e in aprile lo spettacolo teatrale “Tutti i segni di una manifesta pazzia”, organizzato da Azienda USL di Parma, insieme a Comune di Colorno, Fondazione Mario Tommasini e Coop. Sirio. Il 2018 è stato un anno emblematico per la storia della psichiatria: quarant’anni prima, il 13 maggio 1978, veniva approvata la Legge Basaglia, che aboliva l’istituzione manicomiale e restituiva dignità e diritti ai malati psichiatrici. Il 2019 raccoglie l’eredità di un anno che è stato ricchissimo di riflessioni, concretizzando, con il Progetto 40+1, una rassegna per mantenere alta l’attenzione sulla rivoluzione culturale, storica, sociale e sanitaria della riforma psichiatrica, sfociata nella Legge 180/78.
La rassegna, a cura di Maria Inglese, psichiatra Ausl Parma e di Stefania Re, storica Università di Parma, ha preso avvio la scorsa domenica presso la Fattoria di Vigheffio, per parlare di “Istituzioni totali. La memoria e il futuro”. Erano presenti Elena Saccenti; direttore generale Azienda USL di Parma, Pietro Pellegrini, direttore DAISM-DP Azieneda Ausl di Parma, Cristina Brighenti come rappresentante della Fondazione Mario Tommasini, oltre a Gemma Brandi, psichiatra, psicoanalista esperta di salute mentale applicata al Diritto. In particolare il dottor Pellegrini ha sottolineato quale potrebbe essere il futuro della Legge 180 e il futuro della psichiatria stessa, ricordando che non c’è salute senza salute mentale. Tra i diversi concetti illustrati dal dottor Pellegrini, importante è stata la riflessione sui diritti basilari negati delle persone con disturbi mentali. la comunità sociale, attraverso una responsabilità comune e approccio multidisciplinare, dovrebbe farsene carico al fine di ipotizzare anche una rinnovata psichiatria.
La relazione centrale della giornata è stata tenuta dalla dott.ssa Brandi, sottolineando che “per capire chi sono devo capire chi sono stato”, non possiamo esimerci di parlare del passato per comprendere il futuro (per i nostri pazienti e per la psichiatria in generale). Finalmente sono stati chiusi i manicomi e gli ospedali psichiatrici giudiziari con l’apertura della REMS: è essenziale capire il passato e guardare al futuro. Continua Gemma Brandi, che occorrono strumenti identitari forti per conoscere la sofferenza mentale e la psichiatria stessa, ricordando le parole della psicoanalista Nina Coltart, ( che citando una poesia di Yeats), immagina che “una rozza bestia / giunta alla fine la sua ora / arranca verso Betlemme per venire alla luce”. Si tratta di una metafora accattivante per capire quanto “la rozza bestia”, che è in noi, farnetichi per raggiungere l’illuminazione o pensare al nuovo. Le sedute psicanalitiche conducono alla conoscenza di sé, attraverso un lavoro che potrebbe essere paragonato a quello di un funambolo che ricerca un difficile equilibrio quando utilizza l’asta per mantenerlo. L’asta è concepita come metodo interpretativo di quel mistero apparentemente “impensabile”, ma di cui si viene a conoscenza quando avviene il passaggio verso il pensabile. La psicoanalisi per i pazienti è, in fondo, un processo di nascita e rinascita molto lento, la nuova psichiatria dovrebbe avvenire nello stesso modo conoscendo il passato per giungere al futuro.
Gemma Brandi si congeda, donando al folto pubblico il proprio credo, per una futura psichiatria. Un credo prezioso, potente e coraggioso.
Ursula Zambelli
ALLA MANIERA DEGLI HIMBA DELLA NAMIBIA PIU’ CHE PUNIRE PROVIAMO A RICHIAMARE L’ALTRO ALLA SUA IDENTITA’ PRIMIGENIA, MA ANCHE A RICOLLOCARELA SALUTE MENTALE, LA PSICHIATRIA IN SPECIE NELLA POSIZIONE IDENTITARIA SMARRITA: LA PSICHIATRIA NACQUE PER PORTARE FUORI DEL CARCERE I SOGGETTI SOFFERENTI. COSTRUIAMO IL PICCOLO MANTRA DELLO PSICHIATRA 2.0, PERCHE’TORNI A MATERIALIZZARSI IL FASCINO DELLA SFIDA POSSIBILE ALLA SOFFERENZA DELL’ALTRO.
IO, PSICHIATRA CHE HA COLTO IL SENSO PROFONDO DELLA RIFORMA BASAGLIANA E NON IL SUO SENSO IDEOLOGIZZATO, STO DALLA PARTE DEI DEBOLI, DEI FRAGILI, DELLE VITTIME NON IMPORTA SE DEI POGROM, DEI LAGER, DELLE FOIBE, DEL CARCERE INGIUSTO.
IO STO DALLA PARTE DELLE IDEE E NON DELLE IDEOLOGIE, DELLA LOTTA AL PREGIUDIZIO, PER POSITIVO O NEGATIVO CHE SIA.
IO STO DALLA PARTE DELLA FRANCHEZZA E DELLA COMPLICITA’ NEL BENE, NON IMPORTA QUALE NE SIA IL COLORE.
E SE QUALCUNO VORRA’ DEFINIRE QUELLO CHE DICO UNO SPROLOQUIO PRIVO DI SENSO, CHE SI ACCOMODI. SI PUO’ AL MASSIMO TENTARE DI AVVERTIRE PINOCCHIO, COME FECE IL GRILLO PARLANTE, MA POI E’ PINOCCHIO CHE HA IN MANO IL SUO DESTINO.