Ricorre oggi il triste anniversario della ‘scomparsa’ -nel senso etimologico del termine- di padre Paolo Dall’Oglio, una ricorrenza tuttora inquietante per il buio che circonda ancora la vicenda .
Il gesuita italiano, impegnato da tempo sulle tematiche interreligiose ed interculturali, ebbe l’idea ed il coraggio di fondare (più precisamente di riaprire) in Siria, nella località desertica di Mar Musa, un antichissimo Monastero dedicato a San Mosè l’Etiope: abitato fin dall’epoca romanica da monaci anacoreti.
Un progetto ardito ma coerente: si trattava infatti per lui di ridare vita alla presenza monastica secondo il rito siriaco cattolico, di un antico insediamento, una presenza minoritaria durata nei millenni, da restituire oggi come testimonianza non solo simbolica ma reale in un Paese martoriato ed ormai ridotto ad un cumulo di macerie.
Senza ripercorrere la grave vicenda, del sequestro e poi del silenzio totale che ha avvolto la sua sorte, ancor oggi sconosciuta, vogliamo interpellare le autorità affinchè si faccia luce e si renda onore a questo grande italiano.